Da quando è attiva la Bolletta 2.0, le società di vendita non hanno più l’obbligo di mandare il dettaglio delle voci fatturate. Cosa vuol dire in parole povere? Vi facciamo un esempio: immaginate di andare al supermercato, ed invece dello scontrino voce per voce, vi danno solo il totale da pagare, ed un riepilogo per categorie per l’importo speso (totale prodotti frigo; totale prodotti da banco; Totale IVA) ed il totale pezzi acquistati.
Le fatture dell’energia e del gas mostrano quindi il consumo totale fatturato ed il riepilogo per categorie (spesa materia prima energia; spesa trasporto e gestione del contatore; Spesa oneri di sistema; IVA ed Imposte).
Il motivo di questa norma, migliorare e semplificare la comprensione della bolletta energetica. Risultato dal nostro punto di vista: maggior confusione, soprattutto nell’ottica della liberalizzazione a luglio 2019.
Ora vi vogliamo spiegare e far capire meglio il concetto di COSTO MEDIO UNITARIO, per aiutarvi a capire meglio le vostre fatture energetiche.
Partiamo da una premessa: ricordiamo che le fatture dell’energia comportano tre tipologie principali di costi:
- Costi a consumo (sia per le fatture di energia che gas): Oneri che vengono fatturati in base all’effettivo consumo. ES: prezzo della materia prima, le accise, ecc.
- Costi a potenza impegnata (solo energia elettrica): una quota fissa applicata ad ogni KW di potenza impegnata nel mese.
- Costi a punto di prelievo mese (sia per le fatture di energia che gas): Oneri fatturati indipendentemente dal consumo. ES: Onere commercializzazione, quota fissa trasporto; quota fissa Asos sulle utenze domestico non residenti.
Quindi, ogni mese, indipendentemente dal consumo, si pagano determinati costi fissi (ad esempio in una fornitura di energia elettrica non residente da 3KW abbiamo oltre € 30,00 di costi fissi al bimestre, in una abitazione di residenza sono oltre le € 10,00, e per il gas il valore è attorno agli € 14,00) e gli altri costi variano in base al consumo.
Arriviamo al dunque ora:
COSTO MEDIO UNITARIO DELLA BOLLETTA: è dato da un calcolo semplice: Totale della bolletta in EURO (compreso di Iva ed imposte ma escluso canone televisione) diviso dal numero di KW o metri cubi consumati.
ESEMPIO:
Totale fattura: € 98,85
Totale Consumo: 406 kWh
Costo medio unitario della bolletta: 0,24 €/kWh
Con la stessa tariffa, se avessi consumato solo 40 kWh, con la medesima tariffa avrei il seguente calcolo:
Totale fattura: € 15,57
Totale Consumo: 40 kWh
Costo medio unitario della bolletta: 0,39 €/kWh
Stessa cosa vale per il COSTO MEDIO UNITARIO PER LA SPESA MATERIA PRIMA ENERGIA, che risente delle quote fisse di commercializzazione!
ATTENZIONE QUINDI, per sapere il vostro costo dell’energia o gas dovete avere sott’occhio il dettaglio della fattura! Quindi diffidate dal costo medio indicato, poiché risente troppo dei costi fissi e della variabile del consumo! Spesso i commerciali vi mostrano il loro prezzo energia e lo confrontano con il prezzo medio, ed è normale che quest’ultimo sia più alto di quello proposto!
È per questo che Valchiavenna Energie insiste nel mostrare il prezzo della materia prima (energia o gas) nelle proprie offerte, e ricorda sempre che tutte le componenti al di fuori degli oneri di vendita, vengono applicate indistintamente da tutti gli operatori poiché costi stabiliti dall’Autorità competente (ARERA).
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