Anche in questo terzo trimestre 2022, torniamo a parlare delle tematiche legate agli aumenti dei prezzi energia e dell’instabilità dei mercati energetici.

Già dalla seconda metà dello scorso anno, nel giro di pochi mesi, i prezzi al dettaglio di luce e gas hanno toccato valori record.

Dall’inizio del mese di giugno 2022, ad aggravare la situazione, è arrivato il temuto taglio delle forniture di gas dalla Russia. Si tratta di un elemento che potrebbe avere un impatto davvero significativo sul mercato energetico europeo nei prossimi mesi. In poche settimane, infatti, il prezzo all’ingrosso del gas è schizzato nuovamente verso l’alto. Rispetto ad inizio giugno, il costo al MWh del gas naturale è più che raddoppiato (da circa 80 €/MWh ad oltre 160 €/MWh), per non considerare che in un anno il prezzo è aumentato DIECI volte!
Ricordiamo a tutti che il prezzo dell’energia elettrica è fortemente condizionato da quello del gas, poiché la maggior parte dell’energia elettrica in Italia è creata in centrali che vanno a metano.

Purtroppo, le previsioni per l’autunno 2022 non sono delle migliori. Il rischio di una nuova stangata sui prezzi dell’energia è concreto. Le contromisure messe in atto da parte del Governo, a oggi, non sono poche, ma hanno sempre meno efficacia poiché il prezzo della materia prima continua a salire. Vediamo più nel dettaglio quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi.

Prezzi di luce e gas sulle montagne russe fino a fine anno
Di mese in mese il mercato elettrico e del gas risente anche delle più insignificanti notizie internazionali, andando a creare degli sbalzi nei prezzi (sia rialzo che a ribasso) che non sono normali in questo settore. A titolo esemplificativo, il prezzo è variato da un mese all’altro di percentuali superiori al 25%, mentre in passato le variazioni erano ben al di sotto del 10%.

Le bollette caleranno in autunno?
Ma cosa succederà a partire dall’ultimo trimestre 2022? Al momento, fare una previsione è molto complicato o quasi impossibile, ma non vediamo spiragli di grandi miglioramenti. I mercati energetici continuano il loro trend di instabilità e molto dipenderà da quali saranno gli sviluppi relativi agli approvvigionamenti di gas dalla Russia e da altri Paesi.

C’è comunque da segnalare che l’Europa sta lavorando ad un nuovo meccanismo che porterà a fissare un tetto al prezzo del gas all’ingrosso. Un “price cap” che ha l’obiettivo di ridurre al minimo, o anche di azzerare, l’impatto dei possibili rincari del mercato all’ingrosso in autunno. Il tetto al prezzo del gas potrebbe essere fissato intorno agli 80-90 €/MWh, ma che comunque non si tradurrà in reali cali di prezzo o comunque non sarà sufficiente a riportare il mercato alle condizioni “pre-crisi”.

Le bollette, quindi, continueranno a viaggiare su quotazioni molto elevate nel corso dell’autunno e dei mesi successivi. All’orizzonte non c’è ancora una soluzione reale ad un problema che, di mese in mese, diventa sempre più rilevante.

Per risolvere l’emergenza, oltre a meccanismi come quello del tetto al prezzo del gas, potrebbe essere necessario attuare interventi ancora più significativi e strutturali. La crisi energetica è strettamente collegata alle forniture di materie prime. L’Europa dovrà trovare il modo di entrare in possesso di materie prime energetiche con condizioni economiche agevolate.

Puntare sulle rinnovabili, già nel breve periodo, potrebbe essere una soluzione parziale al problema. In ogni caso il Governo sarà chiamato a nuovi interventi transitori per poter alleggerire il peso dei rincari sulle famiglie e sull’economia del Paese nei prossimi mesi.

Proroga del Decreto Bollette
Un primo intervento da parte del Governo è stato quello di prorogare anche per il terzo trimestre 2022, le misure transitorie messe in atto nei mesi scorsi con l’intento di contrastare i rincari energia.

In particolare:

1 – Azzeramento degli oneri generali di sistema.
In questo caso si tratta del terzo trimestre consecutivo per le piccole imprese, mentre per le micro imprese questo sarà il quarto periodo (come già fu per gli ultimi tre mesi del 2021);
2 – l’IVA al 5% per le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali.
3 – Infine, in merito al cosiddetto Bonus sociale elettrico e gas, potranno usufruirne coloro che dimostreranno di avere un ISEE compreso tra gli 8 e i 12 mila euro.
Molto probabilmente, tutte le misure definite dal Governo dovrebbero registrare un’estensione delle agevolazioni anche per il quarto trimestre del 2022. Lo capiremo meglio nei prossimi mesi.

A cosa ci dobbiamo preparare?
Purtroppo, e lo affermiamo a malincuore, dobbiamo abituarci a bollette energetiche su valori simili o addirittura più alti rispetto a quelli attuali.

Il settore gas e luce è in forte fermento e si può solo prevedere un calo continuo dei prezzi solo a partire dalla fine del 2023.
Il gas viaggerà sopra i 1,70 € al metro cubo e l’energia elettrica già oggi si assesta sui 0,50 €/kWh (comprensivo di costi di trasporto ed imposte).


Avvieremo, in qualità di società di vendita attiva nel territorio, una serie di notizie e consigli per abbassare il costo delle forniture tramite azioni domestiche concrete per diminuire il consumo di energia. Dovremmo tutti cambiare le nostre abitudini, e così facendo si potranno risparmiare anche oltre 500 € annue!

Come Valchiavenna Energie, ci promettiamo sempre di tenere informati i nostri Clienti (e non solo) per poter rendere consci tutti della situazione anomala che dovremo tutti affrontare nei prossimi mesi.

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