Con questo nuova comunicazione siamo a darvi aggiornamenti relativi all’andamento dei mercati energetici del mese appena trascorso e le previsioni per il mese in corso e vi indicheremo nel dettaglio i vari indici di calcolo delle tariffe sia per l’energia elettrica che per il gas.
Nel precedente articolo eravamo entrati nello specifico delle variazioni introdotte dall’Autorità a partire da 1° ottobre 2022. Per un veloce reminder puoi cliccare qui.
Oggi iniziamo ancora con una comparazione tra Mercato Tutelato e Mercato Libero
Tariffe Mercato di Maggior Tutela
Per quanto riguarda l’energia elettrica, come già illustrato nel precedente articolo, le tariffe dell’Autorità sono quasi raddoppiate rispetto al terzo trimestre 2022. Qui di seguito vi indichiamo quindi le tariffe valide dal 1° ottobre al 31 dicembre 2022 (Clienti domestici) stabilite da Arera:
Energia Elettrica F0: 0,50162 €/kWh (tariffa monoraria)
Energia Elettrica F1: 0,52147 €/kWh
Energia Elettrica F23: 0,49195 €/kWh
Per quanto riguarda invece le tariffe GAS, queste ultime, come anticipato il mese scorso, saranno aggiornate mensilmente (ricordiamo inoltre che dal 1° ottobre l’indice di riferimento diventa il Psv italiano e non più il Ttf olandese). E proprio in queste ore, ARERA ha pubblicato il prezzo relativo al mese di ottobre 2022 per tutti i Clienti serviti ancora in Maggior Tutela.
Parliamo di 0,8351 €/Smc (pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese appena trascorso) e quindi di un calo rispetto al trimestre luglio/settembre 2022 del 12,9%. I valori rimangono comunque molto alti rispetto al passato e, se è vero che hanno avuto un impatto modesto per le famiglie nel periodo estivo, determineranno bollette più impegnative con il crescere dei consumi della stagione invernale, con prezzi che sono previsti in risalita per la maggiore domanda durante i mesi freddi. L’invito resta quindi quello di cercare di risparmiare sui consumi laddove possibile.
Tariffe Mercato Libero
Per quanto invece riguarda il mercato libero energia elettrica, la tariffa PUN (Prezzo unico nazionale) ha registrato, come lo scorso mese, un netto calo e il valore a cui si è attestato a ottobre è pari a 0,2247 €/kWh (ma ancora in attesa di ufficialità sul GME).
Qui in dettaglio lo storico degli ultimi 3 mesi:
PUN agosto 2022 0,5430 €/kWh
PUN settembre 2022 0,4299 €/kWh
PUN ottobre 2022 0,2247 €/kWh (in attesa di ufficializzazione GME)
PUN novembre 2022 0,1909 €/kWh (dato aggiornato al 03/11/2022 e soggetto a variazioni fino al 30/11/2022)
Nello specifico le riduzioni sulle fasce orarie rispetto a settembre, sono le seguenti:
Teniamo a sottolineare che tali percentuali sono relative unicamente alla tariffa materia prima energia e non al totale del risparmio che poi si avrà in bolletta.
Sul versante GAS, anche il prezzo PSV italiano, un po’ sulla falsa riga del PUN, ha subito una regressione rispetto al mese precedente, fissandosi a 0,8351 €/Smc . Qui sotto tabella con lo storico del valore PSV negli ultimi 12 mesi (purtroppo sempre ben oltre la media storica del prezzo gas attorno ai 0,35 €/Smc).
Vi è inoltre da considerare il valore del paniere gas PSBil (il prezzo Psbil_buy è pari alla media aritmetica per ogni giorno del mese di somministrazione dei prezzi di Sbilanciamento di acquisto Psbil_buy;G, così come definito ai sensi del Regolamento UE 312/2014 art 22, comma 2 lettera b). Il PSbil non è altro che il valore del prezzo nato dallo sbilanciamento del mercato nazionale GAS, molto in linea con il valore PSV.
Considerazioni:
La regressione dei prezzi rispetto al mese precedente, non deve trarre in inganno o illudere che il trend in discesa continuerà anche nei prossimi mesi. In realtà, alla forte diminuzione dei prezzi sul mese di ottobre, possiamo trovare delle spiegazioni fondate.
Innanzitutto il crollo dei prezzi può sicuramente essere ricondotto al crollo della domanda, per tre ragioni:
1 – Clima eccezionalmente caldo nei mesi di settembre e ottobre che ha consentito la non accensione dei termosifoni (in molti comuni italiani sono state addirittura posticipate, di una settimana o più, le accensioni dei riscaldamenti).
2 – Consumi gas delle industrie in calo (22% in meno rispetto il 2021). A questi livelli di prezzo le industrie “energivore” come carta, vetro, ceramica, in parte siderurgia, hanno spesso più convenienza a fermare la produzione, che sarebbe in perdita, piuttosto che consumare gas pagato il doppio, se non di più, rispetto al 2021.
3 – Aumento dei volumi di stoccaggio Gas
Chiaramente questo scenario porterà effetti positivi in bolletta sui consumi soprattutto di competenza ottobre, ma il rischio è che i prezzi ricominceranno a salire con l’abbassamento delle temperature nella stagione invernale. Da considerare inoltre, ancora una volta l’evoluzione fattuale al “tetto” del prezzo del gas a livello europeo. L’Unione Europea ha deliberato il price cap, trovando una faticosa sintesi politica, che non sarà però così semplice trasferire alla Commissione e agli Stati membri.
Come sempre noi di Valchiavenna Energie rimarremo sintonizzati su tutti gli eventuali sviluppi relativi le tematiche legate ai mercati energetici e non mancheremo di tenervi aggiornati.
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